lunedì 2 luglio 2012

11 (festa delle Stelle Innamorate) ovvero postlunghissimochenonleggerànessuno

Sperare che i nostri desideri più grandi si avverino. Sperare, forse illudersi, ma non mollare. Non è forse per questo che viviamo? Ci svegliamo ogni giorno pieni di aspirazioni, pieni di ambizioni. Siamo sognatori, forse utopisti. Siamo umani. E gli umani sognano, non solo la notte. E che ci costa, allora, sognare ancor di più la Settima Notte del settimo mese

In questa notte in Giappone si usa scrivere un desiderio, o una poesia, in un foglio verticale, il tanzaku, da appendere a un ramoscello di bambùLa festa giapponese del Tanabata (che vuol dire appunto Settima notte) cade il 7 luglio di ogni anno, proprio quando le stelle Vega e Altair si incrociano nel cielo. Vega e Altair rappresenterebbero i due innamorati Orihime e Hikoboshi. Si racconta, infatti, che "Anticamente sulle sponde del Fiume Celeste (la Via Lattea) viveva il sovrano di tutti gli dei e imperatore del Cielo, Tentei, la cui figlia Orihime passava le giornate a tessere e cucire stoffe e vestiti regali per le divinità. Lavorava di giorno e di notte e senza avere mai un attimo di sosta maneggiava con rapidità e destrezza il suo fuso e realizzava abiti sempre più belli e splendidi per poter vestire tutte le divinità. Lavorava talmente tanto che non aveva neppure il tempo di pensare a sè stessa e ai propri interessi. Giunta all’età adulta però, il padre mosso da pietà, giacchè alla figlia non era mai stato concesso altro che lavorare il fuso, le scelse un marito: era un giovane mandriano, di nome Hikoboshi la cui attività consisteva nel far pascolare buoi e fare attraversare loro le sponde del Fiume Celeste. Era un grande lavoratore e anche lui non pensava ad altro che a svolgere il suo lavoro. Essendo matrimonio combinato, i due finirono per conoscersi solo il giorno delle nozze; poco male però perchè non appena i due si conobbero finirono per innamorarsi follemente l’uno dell’altro. Furono talmente presi dal profondo sentimento che provavano l’un per l’altro che dimenticarono completamente i loro doveri, il loro lavoro e gli altri Dei. La loro unica ragione di vita sembrava essere diventata l’amore e la passione. Così la mandria di buoi finì per essere abbandonata a sè stessa e agli dei cominciarono a mancare gli abiti fino ad ora confezionati da Orihime. A questo punto il sovrano degli dei non potè trattenere la rabbia e punì i due severamente: i due sposini che fino a quel momento erano diventati inseparabili, avrebbero dovuto vivere le loro vite separatamente. Per evitare che i due avrebbero potuto incontrarsi, rischiando così di abbandonare nuovamente i loro doveri, l’Imperatore del Cielo creò due sponde separate dal fiume Ama no Gawa (Via Lattea) e rendendolo anche impetuoso e privo di ponti fece si che i due non potessero mai più incontrarsi. Il risultato non fu però quello sperato: il pastore sognando e pensando sempre alla sua innamorata non accudiva ugualmente le bestie e neppure la dolce fanciulla, pensando continuamente al suo amore cuciva più i vestiti agli dei. Il sovrano allora, disperato e mosso da pietà e commozione, con il consenso anche degli altri dei altrettanto commossi, emise tale sentenza: “Se deciderete di ritornare ad occuparvi delle vostre attività come un tempo rispettando i vostri doveri, rimarrete divisi dalle sponde del Fiume Celeste per un anno intero, però vi sarà consentito di potervi incontrare una volta soltanto nella notte del settimo giorno del settimo mese dell’anno.” A queste parole, i due giovani innamorati, pensando all’idea di potersi incontrare di nuovo ripresero di buona lena a lavorare sodo con la speranza di potersi presto riabbracciare. Da quel momento in poi infatti, dopo un anno di lavoro e fatica i due ogni 7 luglio attraversano il Fiume Celeste e nel cielo stellato si incontrano."

Ed io sento proprio il bisogno di festeggiare questa festa. Sento il bisogno di vestirmi di speranza e buoni propositi. Il bisogno di non innamorarmi di qualcosa di irraggiungibile ma il bisogno di innamorarmi della vita. Sento il bisogno di sperare che ciò che desidero si avveri. E allora il 7 luglio scriverò anch'io il mio desiderio. 

10 (flusso di ricordi)



E' possibile dimenticare
le tue mani che scorrevano sulla mia schiena?
E' possibile dimenticare il significato
celato nei movimenti delle tue dita?

Hai marchiato la mia pelle

con il nostro amore.
Ma i nostri respiri 
non appannano più i vetri
annebbiando la luce della Luna,
e nelle nostre orecchie 
non riecheggia il suono della pioggia.
Non ci sono più le tue dita
e le tue mani mi rifiutano.
Ci sono solo io
a scrivere che ti amavo,
a scrivere che ti amo.
E' difficile sai,
rivivere un ricordo che fa male
ma ancora più difficile 
è non voler dimenticare.